LE PRINCIPALI TECNICHE PIANISTICHE
Organizzando i movimenti Cap. 8
INDIPENDENZA E INTERDIPENDENZA
Uno degli elementi di maggior impegno per i pianisti è la conquista dell’indipendenza e agilità delle dita.
Si inizia con degli esercizi sulla cinque dita che mirano alla tenuta della posizione corretta della mano in uno stato naturale.
Successivamente, per l’indipendenza delle dita, si svolgono esercizi con le note tenute, con lo scopo di creare una gerarchia nelle dita tra quelle che stanno suonando e quelle che invece debbono mantenersi morbide e poggiate sulla tastiera.
Ad esempio, quando si suona il quarto o il quinto dito si solleva anche il pollice, pertanto questi esercizi hanno la funzione di lavorare per tenere il pollice “a bada” mentre le altre dita suonano. Ma così dicasi anche per le altre dita.
Il tutto deve avvenire in uno stato di morbidezza della muscolatura delle dita, della mano e del polso.
Questi sono una vera ginnastica strumentale e possono essere eseguiti lentamente per controllare con cura la forza di ciascun dito.
Posizione di partenza:

Ci sono esercizi in cui ogni singolo dito si muove con uno slancio diverso mentre le altre 4 sono tenute, oppure esercizi di pressione sul tasto già percosso in cui ciascun dito esercita una micro pressione e rilassamento pur tenendo il tasto premuto.
Tutto ciò concorre al controllo della forza di ciascun dito e alla loro indipendenza e autonomia, verso una migliore agilità e uno scatto del dito rapido e fluido come una piuma.
Per interdipendenza si intende invece il coinvolgimento che si crea con l’avambraccio che si muove parallelamente, in linea con la posizione che assume ciascun dito.
(Biografia: Sandor-Come si suona il pianoforte; Cortot–Principi razionali della tecnica pianistica; Corni-Come una danza; Brugnoli-Dinamica pianistica)