LE PRINCIPALI TECNICHE PIANISTICHE
Organizzando i movimenti Cap. 5
LA ROTAZIONE
La rotazione è molto utile perché aggiunge velocità alle dita e se eseguita correttamente, non produce alcun senso di stanchezza nell’avambraccio.
Essa si riferisce all’avambraccio e viene applicata quando le note si muovono a “zig zag”.
Possiamo classificare la rotazione ASSIALE E ASSIALE LATERALE.
ROTAZIONE ASSIALE si utilizza nei passaggi con intervalli non superiori alla sesta, tiene attivi avambraccio e dita, mentre polso, mano e braccio restano passivi. Le dita non debbono muoversi allungandosi verso il tasto.
La rotazione assiale si esegue con un movimento di supinazione del 5° dito e pronazione del pollice.
Il gomito si nantiene in posizione mediana.
Supinazione

Pronazione

POSIZIONE DEL GOMITO RELATIVAMENTE AI TASTI NERI:
Pollice
tasto nero, quinto dito tasto bianco, il gomito si avvicina al corpo con il
pollice e si allarga con il quinto;


Pollice tasto bianco quinto dito tasto nero, il gomito si muove lateralmente al corpo con il pollice e si avvicina con il quinto.


In movimenti alternati tra tasti bianchi e neri, il gomito è molto attivo, avvicinandosi ed allontanandosi dal corpo, per favorire la fluidità del movimento e la scioltezza della muscolatura.
I movimenti del gomito sono minimi, solo in fase di studio lento possono essere più ampi.
ROTAZIONE ASSIALE LATERALE si utilizza nei passaggi con intervalli dalla sesta in poi e consiste in una rotazione assiale del braccio coadiuvata dalla rotazione laterale dell’avambraccio che si apre verso il passaggio da prendere.
(Biografia: Sandor-Come si suona il pianoforte; Cortot –Principi razionali della tecnica pianistica; Corni-Come una danza; Brugnoli-Dinamica pianistica)